sabato 12 febbraio 2011

Pentito - 1996


Sono un pentito del destino a me assegnato,
in questa vita son cambiato
sorprendendo chi mi aveva condannato,
da tempo che sognavo questo momento.
Il destino tutti lo abbiamo,
lo amiamo,
lo odiamo,
lo cerchiamo
ma nessunomai qual'è il proprio.
Ci sbattiamo e litighiamo
per dare una ragione alla vita
cerchiamo un lavoro sicuro
che ci permetta la tranquillità,
così da farci fare una buona famiglia
dove crescere i figli in un ambiente sano,
istruirli,
vederli formare,
vederli affermare
e vederli sposare,
poi un giornocome tanti
starai seduto in una poltrona
ma non si sarai più.
Arriverà a prenderti,
si anche te prenderà con la morte
con le sue mani calde
ed il suo volto affascinante,
ti abbraccerà in modo strano,
come se non volesse toccarti
ma in quel momento
tu lo saprai meglio di lei
che la tua parola fine sarà scritto quel giorno.

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